Chi ha un sito web e vuole risultare nelle prime pagine di Google deve iniziare subito a mettere in pratica ottimizzazioni SEO: per farlo però non è necessario spendere un capitale in software a pagamento, ti saranno infatti sufficienti i tool e gli strumenti messi a disposizione gratuitamente dal motore di ricerca. Se sei già cosa sono le pratiche di search engine optimization avrai anche bene in mente il costo che alcuni software online possono avere.
Sicuramente, SeoZoom e SemRush valgono il loro prezzo ma questo non significa che qualsiasi business online ne ha davvero bisogno. Se non rappresenti un’agenzia di marketing, infatti, probabilmente ti saranno sufficienti alcune piccole ottimizzazioni per ottenere già primi grandi risultati.
Per farlo il mio consiglio è quello di sfruttare gli strumenti che Google stessa mette a disposizione dei suoi utenti al fine di realizzare siti web facilmente indicizzabili e fruibili dagli utenti. Ovviamente, se operi in un settore particolarmente competitivo invece potresti dover ricorrere a un professionista del settore. Per comodità suddivideremo le ottimizzazioni SEO in tre fasi e vedremo gli strumenti più adatti per ciascuna.
Fase di ricerca, utilizza gli strumenti SEO: Google Keyword Planner e Google Trends
La fase di ricerca corrisponde grosso modo al primo step che dovrai affrontare per creare contenuti accattivanti e pagine web di valore, attraendo un maggiore traffico verso il tuo portale. Gli strumenti SEO messi a disposizione da Google in questa fase sono il Keyword Planner e Trends.
Keyword Planner
Google Keyword Planner è in realtà un tool dedicato alle inserzioni a pagamento nelle SERP, alle Ad. Ciò nonostante, si rivela uno strumento molto utile anche ai fini del posizionamento organico. Il modo migliore per utilizzarlo in questo caso è quello di simulare una campagna a pagamento così da ottenere idee per keyword con relativi volumi di ricerca.
Ricordati che per utilizzarlo dovrai avere una campagna attiva, perciò, potresti provare già a investire pochi euro su qualche parola chiave di tuo interesse, iniziando e arrestando la sponsorizzazione nel momento in cui avrai bisogno di ottenere un volume di ricerca. Inserendo una parola chiave in questo tool otterrai tanti suggerimenti e così facendo riuscirai anche a individuare keyword interessanti per il tuo business, poco competitive e con un volume discreto. Ricordati che spesso è più importante posizionarsi per parole chiave dirette e a coda lunga, ovvero composte da 4 o 5 termini.
Strumenti SEO: Google Trends
Google Trends è un pratico tool online che ti permetterà di avere una panoramica dell’interesse degli utenti verso una determinata keyword, così da poter ottimizzare la tua strategia SEO. All’interno di questo strumento potrai anche confrontare due parole chiave differenti per comprendere qual è quella che va per la maggiore. Un altro grande vantaggio di questo software è quello di poter geolocalizzare le tue analisi ascrivendole a una singola regione o città.
Fase di scrittura, utilizza i tool SEO: Rich Results Test
Nella fase di scrittura è necessario rispettare le normali best practices dell’ottimizzazione SEO on-page. Senza dilungarci troppo, ricordati di impiegare la tua keyword nel titolo, nella prima riga, nei Meta Tag e nell’attributo alt della tua immagine. Ovviamente non farlo come se fossi un robot, prediligi sempre una scrittura rivolta all’utente perché poi è quest’ultimo il tuo reale acquirente.
Una cosa che però potresti fare in più rispetto ai tuoi competitor è quella di inserire i dati strutturati ovvero dei semplici codici condivisi e utilizzati da tutti i principali motori di ricerca. Il loro scopo è quello di arricchire il tuo articolo con contenuti multimediali o interattivi come ad esempio recensioni, orari di programmazione, FAQ page o video. Per implementarli dovrai fare riferimento a ciò che trovi su schema.org, il portale ufficiale. Dopo averli scritti, per assicurarti che non contengano errori puoi utilizzare il Rich Results Test offerto da Google. Ti sarà sufficiente digitare l’URL della tua pagina web e il tool tira se è eleggibile per un risultato multimediale.
Analisi finale: Google Page Speed Insights, Analytics e Search Console
L’ultima fase da prendere in considerazione per iniziare a fare SEO in modo efficace sul tuo sito web senza utilizzare strumenti a pagamento ma impiegando esclusivamente tool gratuiti offerti da Google è anche quella più performante. Per le altre due fasi non c’è niente da fare, i software a pagamento rivelano funzionalità davvero eccellenti e all’avanguardia rispetto a quelle messe a disposizione dal gigante di Mountain View, ma per quanto riguarda la fase di analisi anche i professionisti devono ricorrere all’utilizzo combinato di questi tool gratuiti.
Page Speed Insights
La velocità di caricamento è un fattore che incide in modo diretto e indiretto sul posizionamento del tuo sito web: in pratica, se Google rileverà particolari problemi di lentezza potrà decidere di non mostrare il tuo portale agli utenti. Allo stesso modo, mediamente un utente internet dopo poco più di tre secondi di attesa per il caricamento di una pagina è portato a rinunciare scegliendo un altro sito web. Ciò significa che devi fare particolare attenzione a questi fattori.
Il modo migliore è quello di utilizzare Google Page Speed Insights uno strumento che ti permette di capire quali sono le cause che rallentano il tuo sito. Anche in questo caso ti sarà sufficiente inserire l’URL all’interno del tool in pochi secondi otterrai una panoramica delle tue performance. Ora che sai dove sono i problemi non ti resta che iniziare a correggerli.
Google Analytics
Google Analytics è ormai il tool di analisi d’eccellenza per capire come gli utenti navigano e fruiscono il tuo sito web. Sfruttando questo tool gratuito messo a disposizione dall’azienda statunitense potrai sapere da dove provengono gli utenti, quali sono le sorgenti che ti portano di traffico, su quali pagine atterrano e su quali pagine poi proseguono la navigazione.
Comprendere tutti questi dati significa avere a disposizione davvero un tesoro immenso di informazioni per correggere eventuali problematiche di usabilità sul tuo portale. Inoltre, potrai anche avere un’idea di quali sono le strategie di marketing più efficaci per il tuo settore. Ad esempio, capirai se il traffico arriva dalla ricerca web oppure dall’inserzione pagamento, se la pagina Instagram produce più conversioni oppure se ti conviene concentrare tuoi sforzi su Facebook.
Potrai tenere traccia dei click che gli utenti compiono sul tuo portale così da capire esattamente dove e come indirizzarli. Imparare ad usare Google Analytics non è così semplice come potresti immaginare, ma fortunatamente esistono tantissimi tutorial messi a disposizione dall’azienda stessa. Anche un utilizzo base di questo software ti garantirà l’accesso a informazioni di notevole importanza.
Google Search Console
Per ultimo abbiamo tenuto ovviamente il più importante degli strumenti di Google per fare SEO: Search Console è la tua piattaforma di monitoraggio per tutti i problemi tecnici del tuo portale e per le query più pertinenti tramite le quali ti arriva il traffico. Da questa frase avrai capito che sono principalmente due i vantaggi di questo software.
Il primo ovviamente è quello di natura tecnica, infatti, Search Console può comunicarti praticamente in tempo reale se ci sono degli URL sul tuo sito che restituiscono errore o che non vengono indicizzati correttamente dai motori di ricerca. In secondo luogo, potrai scoprire quali sono le parole chiave per le quali gli utenti visualizzano il tuo sito e fanno click. Dal rapporto tra impresa e click potrei anche capire se i tuoi titoli sono efficaci o sedevi spendere maggiore energia per aumentare il CTR.
Se quest’articolo ti è stato utile faccio sapere così da fornirti presto guide di ogni singolo strumento ancora più dettagliate e precise.